mercoledì 29 settembre 2010

LA GUERRA E' QUI.

(volantino distribuito a La Spezia)


Nonostante oggi, nella propaganda mediatica, si definiscono “umanitarie” e “operazioni di pace”, tutta una serie di terminologie in uso di chi le guerre le crea, ci guadagna e le fomenta per interessi economici, sopratutto.

D’altronde se una guerra è violenza, stragi, controllo del territorio e delle risorse, stupri e genocidi, allora, a ben guardare, la guerra è ben presente qui ed ora, nelle città, nelle case.

La guerra si alimenta di pace sociale, entrambi sono operazioni di controllo e gestione sociale, culturale, economica, politica.

Se qualcuno ancora non arriva a comprendere certe cose, ecco spiegato il perché esiste questa società…

Anni fa nello spezzino era viva una lotta che alcune/i anarchici conducevano contro il militarismo in ogni sua espressione; contro le guerre, la militarizzazione del territorio, le fabbriche di morte, così come il carattere autoritario e prevaricatore stesso che è alla base del militarismo.

Numerose iniziative si succedevano, dai cortei ai presidi, diffusione di opuscoli e manifesti, fino alle scritte murali e a qualche azione di “disturbo” indirizzate a negozi e ditte che operavano nel mercato della guerra; questo perché c’era semplicemente tanta rabbia che si manifestava nell’aperta ostilità verso una città caserma…

Se tanto si voleva fare e si vuol fare contro il cancro militare statale, non si cadeva comunque nell’errore di farsi accompagnare e imbavagliare dai soliti sinistri riformisti, quelli che sbraitano di pace in piazza e poi fan parte del carrozzone, bravi nel cianciare di equo solidarietà, diritti e non violenza per poi mandar avanti, comunque, questo sistema di morte.

Perché la società è la guerra nei suoi apparati, leggi, nei rapporti sociali e nella democratica autorità, quindi non si può tollerare questa società se non si vuole la guerra…

Crediamo necessario la ripresa della lotta antimilitarista antiautoritaria, a questo servono queste righe; una ricerca e diffusione pubblica degli interessi legati all’industria bellica ci dovrebbero servire come un obiettivo in cui evidenziare le responsabilità nella produzione d’armi, nella propaganda guerrafondaia e nell’amministrazione della macchina militare, ampliare e tessere una lotta dalle più svariate pratiche, dai presidi alle azioni di disturbo, critica e sabotaggio, ciascuno come vorrà e con chi troverà al fianco, come sta avvenendo in varie parti d’Italia, dal Trentino alla Sardegna; nelle lotte contro basi militari, operazioni di guerra o la presenza di militari a pattugliare le città, molti sono coloro che si oppongono con proteste, azioni di sabotaggio, blocchi e occupazioni, tanti sono i modi per non lasciarli tranquilli…

perché la guerra è attorno a noi! Le caserme, le strutture e aree militari, le fabbriche d’armi e dell’indotto civile (Oto Melare, Intermarine, Fincantieri,..) sono qui a ricordarci che non può esistere la pace in questa società, soprattutto se restiamo a guardare…

Muoviti, muoviamoci tutti, riprendiamo la lotta antimilitarista, fuori dalle istituzioni, autorganizziamoci; insieme siamo più forti.

Ricordiamoci che dietro le forze armate, a fare le guerre, ci sono i governi, le banche, le multinazionali, i media, ed è a tutte queste organizzazioni terroristiche che un antimilitarista dovrebbe rivolgere la propria rabbia, l’odio e un’opposizione senza compromessi.

Uno slogan ai tempi del vietnam diceva “portare la guerra a casa”, provarci almeno..

son tempi di pace se sei complice dell’indifferenza o son tempi di guerra se urli la tua complicità fino alla libertà..

antimilitaristi antiautoritari spezzini sparsi

LA RASSEGNAZIONE CONTINUA...

riceviamo e diffondiamo ulteriore "articolo" :

...Il periodo sarebbe fecondo per movimenti di lotta contro questo capitalismo dato per agonizzante ma sempre vivo e vegeto (sotto nuove e più raffinate, inafferrabili forme magari),ma quello che si vede in giro, in Italia, non è molto incoraggiante…resistenza operaia che ha sì avuto vittorie locali (INNSE insegna), ma che non si radicalizza né si diffonde, con una rassegnazione che mi lascia ammutolito a volte…Vedo nero?

A livello locale (Piacenza), la stagione delle lotte 2009 è stata segnata dalla vittoria della campagna NoTube (campagna contro l’installazione di centrali idroelettriche lungo i corsi dei torrenti di montagna) che ha rappresentato un importante precedente. Per il resto, la pace sociale che da troppi anni regna da queste parti porta al punto che la semplice accensione di un fumogeno ed il presidio davanti ad i cancelli di una scuola comportino una denuncia per lancio di oggetti pericolosi e violenze privata!

Un volantinaggio in dissenso all’operazione “Strade Sicure” (ovvero il pattugliamento delle strade della città- con più attenzione per quelle dello shopping e quelle definite “degradate”- da parte di pattuglie miste di militari-polizia-carabinieri) costi una denuncia per stampa clandestina a un compagno (commutata a 102 euri di multa). Compagno identificato dalla spifferata del coraggioso titolare di un negozio dotato di telecamera, che non ha nulla di meglio da fare che ricoprire il triste ruolo di delatore. Non male per la democrazia vero?

Il 21 novembre poi, un nazi ventunenne legato all’estrema destra locale, armato di coltello e spalleggiato da due “camerati”, non ha trovato niente di meglio da fare che ferire due ragazzi (peraltro estranei ad una militanza di sinistra o antagonista, semplicemente stavano impedendo al figuro le sue provocazioni a base di cori hitleriani) all’uscita del bar della storica coop. dell’Infrangibile, quartiere popolare nella prima periferia piacentina. Risultato: un ragazzo sfregiato permanentemente al volto, un altro al quale per miracolo non è stata tagliata la gola. Il nazi adesso è in gabbia accusato tra l’altro di lesioni permanenti e tentato omicidio. Si dice pentito…Il fatto ha dato luogo ad un partecipata manifestazione antifascista, con almeno 700 persone, alcune anche da altre città (i compagni del CSA Dordoni di Cremona, i CARC milanesi) che hanno sfilato dal luogo del ferimento fino al centro della città. Un bel segno, per una città che a volte dimentica di essere medaglia d’oro per la Resistenza.

Intanto contiamo 1200 morti sul lavoro l’anno di media; mentre scrivo sta per ricorrere l’anniversario della strage alla Thyssen Krupp di Torino, dove 7 operai a causa delle condizioni di sicurezza inesistenti sono BRUCIATI VIVI, ammazzati dai quei sub-umani di dirigenti per i quali la vita di un proletario è meno di niente. Fino a metà novembre 2009, ben 61 suicidi indotti dalle condizioni di detenzione nelle carceri italiane. 12-14 detenuti/e stipati in celle da 20 metri quadri. Il tasso di suicidi in carcere è maggiore di 20 volte rispetto a quello della società esterna.
E mentre accade tutto questo, l’ineffabile classe politica italiana (sia di centrodestra che di centrosinistra) ci ha regalato negli ultimi mesi un susseguirsi di scenette che sembrano scaturite dalle barzellette della Settimana Enigmistica, con presidente di regioni beccati in mutande in appartamenti “equivoci” (come si diceva una volta) alle prese con carabinieri estorsori, ed altri personaggi di bassa statura (anche morale!) che, oltre ad avere bisogno di un trapianto per rimpiazzare i capelli non più fluenti come una volta, probabilmente contribuiscono notevolmente al successo delle industrie farmaceutiche che commercializzano il Viagra, a cause dei dispendiosi festini a base di donzelle ben pagate o annebbiate dalla promessa di un lavoro nel rutilante mondo dello spettacolo. Nel frattempo i suoi scagnozzi votano leggi una peggiore dell’altra, criminalizzando i migranti e salvando gli amici mafiosi.

Uno dei peggiori propagandatori dell’odio razziale, che si ergeva a modello di onesto cittadino che paga le tasse e bla bla bla, il pessimo assessore leghista Prosperini di Milano, è adesso indagato per tangenti ed evasione fiscale…il peggior esempio di ricco di merda che si ingrassa mentre aizza i poveri a scannarsi tra loro per continuare i suoi sporchi intrallazzi…Ad un figuro di tal risma non si può che augurare che l’odio che ha sparso a piene mani gli torni indietro moltiplicato per dieCI.

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TERREMOTO in ABRUZZO - LO STATO professionalmente OCCULTA e SPECULA.

TESTIMONIANZA DIRETTA

Mi è stato chiesto di scrivere “due righe” sul terremoto di L'Aquila del 06-04-2009 e mi rendo conto che, a tutt'oggi, malgrado siano passati più di 5 mesi, non è facile ripensare a quei giorni... probabilmente proprio perché una parte di me è rimasta lì, sepolta, sotto le macerie della mia città.

Nei primi 2 mesi dopo il sisma mi venivano continuamente alla mente 2 films, “The others” e “Mistero ad alta quota” nei quali i protagonisti, pur essendo trapassati, continuano inconsapevolmente a “vivere” la propria quotidianità: ho vissuto col terrore che da un momento all'altro anch'io avrei potuto rendermi conto di essere morto.

Descrivere ciò che è accaduto quella notte, davvero, non è semplice e lo è ancor meno capire, per chi non l'ha vissuto, cosa significa avere sotto i piedi una scossa di circa 40 secondi di 6,3 Magnitudo Richter.

Altrettanto difficile è capacitarsi del fatto che in un così breve lasso di tempo, 40 secondi, la propria vita possa essere totalmente e irreversibilmente stravolta senza poter fare niente per evitarlo.

Vedersi crollare (nel vero senso della parola) davanti agli occhi ogni propria certezza, ogni punto di riferimento e ogni progetto per il futuro in pochi secondi è una sensazione terribile che annichilisce...

Quando non ti rimane più niente, cominci a vedere le cose in maniera molto differente... perdi la casa con tutto quello che c'era dentro e devi ricominciare da zero ritenendoti fortunato per il semplice fatto di essere sopravvissuto...

Cercherò di descrivere quella che è stata la mia esperienza.

Le scosse a L'Aquila sono cominciate a Novembre 2008, ma, essendo una zona altamente sismica, nessuno aveva dato al fenomeno il giusto peso o comunque nessuno si aspettava che potesse succedere quello che di fatto è successo qualche mese dopo, infatti, avevamo imparato a convivere col sisma dato che ogni anno a primavera e in autunno il verificarsi del fenomeno era cosa normale.

Il problema, questa volta, era che a partire da Novembre le scosse di lieve entità si erano ripetute con una certa frequenza fino ad arrivare a quella di fine Maggio di Magnitudo 5.4.

Da lì è iniziata la paura collettiva, anche perché cominciava a circolare la voce secondo la quale uno studioso dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia allarmava la popolazione che all'inizio di Aprile sarebbe arrivata “quella grossa”, ma le autorità locali, definendolo questo signore un mitomane, pensarono bene di tranquillizzare la popolazione e di non dare credito alcuno alle sue parole.

Domenica 5 Aprile ero a casa, prima scossa consistente alle 23:40 da 3,9 M, da lì comincia un giro di telefonate tra gli amici per decidere sul da farsi... ore 1:40, botta davvero notevole (ma dai dati ufficiali risulta addirittura inferiore alla precedente – come mai???) e molti decidono di uscire di casa e dormire in macchina o radunarsi nelle piazze o in spazi aperti.

E' da considerare, però, il fatto che L'Aquila è una delle città più fredde d'Italia, si trova a 740 metri sopra il livello del mare e ad Aprile la temperatura è ancora di poco superiore allo zero, infatti l'ultima nevicata c'era stata proprio 10 giorni prima...

Su msn, dopo quest'ultima scossa, parlavano già di molti crolli verificatisi nel centro storico, ma altrettante persone, me compreso, pensavano che fatta questa “botta” tutto sarebbe finito, anche perché, così come succedeva negli ultimi tempi, ad ogni scossa consistente seguiva un periodo di calma che durava qualche giorno.

Questa volta non fu così.

Mi sono rimesso a letto e ho cominciato a guardare “Le spose di Dracula”, film horror anni sessanta della Hammer con Peter Cushing.

Arrivato a metà film l'inferno... Senza alcuna avvisaglia, investito da una forza inimmaginabile, cade il monitor e tutto ciò che avevo in casa, sentivo solo un rumore assordante di vetri e piatti che in realtà era provocato non tanto dalle vettovaglie, quanto dai foratini delle mura e dai tramezzi del palazzo in cui abitavo al terzo piano che si sgretolavano.

Buio totale, schizzo in piedi dal letto e cerco riparo sotto lo stipite di una porta.

Il problema era che non si riusciva a stare in piedi perché il palazzo ondeggiava e sussultava quindi mi sono accovacciato per terra... il tutto si svolgeva al buio dato che il salvavita aveva staccato la corrente elettrica.

In quel momento non c'ho capito un cazzo... Finché non ha cominciato a squillare il cellulare, era mio padre che mi chiamava dato che da un paio di anni praticamente vivevo da solo.

Con la luce del telefono che filtrava da uno strato di libri, dischi, stereo, televisione e quant'altro era finito a terra vedevo quello che stava succedendo: l'armadio e i mobili della mia stanza si muovevano e si spostavano nella stanza mossi dal sisma come fossero scatole vuote.

Il terremoto sembrava non finisse mai, anzi, man mano aumentava di intensità e lì ho cominciato ad urlare per la disperazione perché pensavo che il palazzo sarebbe crollato e io sarei morto lì dentro, da solo, sotto le macerie...

Quei 40 secondi sono durati un'eternità e, in quelle condizioni (al buio e al terzo piano), la fuga sarebbe stata impossibile: pur volendo cercare di uscire, in 40 secondi, non sarei riuscito neanche ad arrivare alla rampa di scale del piano terra per poter uscire dal palazzo!!!

Cessata la scossa riesco a recuperare il telefono e a rispondere a mio padre che, fortunatamente assieme a mia madre, erano riusciti a mettersi in salvo appena era cominciata la scossa dato che abitavano al piano terra.

Non riuscivo a parlare... lui mi chiedeva come stavo e io balbettando sono riuscito solamente a dire “sono vivo”...

Sempre tramite la luce del cellulare sono riuscito a trovare per terra, in mezzo al macello di roba caduta, dei pantaloni, un paio di scarpe e le sigarette, fatto ciò mi sono avviato verso l'uscita facendo lo slalom tra i calcinacci che ostruivano i pianerottoli e le scale del condominio.

Pensavo “è finita”, ma il peggio doveva ancora arrivare.

Uscendo dal palazzo mi sono trovato di fronte uno scenario post-atomico, buio, una nuvola di polvere in cielo, nell'aria una puzza asfissiante di gas che proveniva dalle condutture danneggiate, palazzi distrutti, macerie ovunque e un assordante rumore di sirene degli allarmi di case e negozi, sembrava un bombardamento, mi sono trovato lì da solo...

Ho raggiunto la folla che nel frattempo si era radunata lungo la strada, scavalcando i pezzi dei palazzi caduti a terra e, nel delirio collettivo, ho cercato di individuare qualche faccia amica.

Quello che vedevo attorno a me era surreale, gente in mutande, molti erano scalzi, alcuni feriti accasciati a terra, alcuni che urlavano il nome dei propri familiari per vedere se fossero ancora vivi, gente sporca di polvere dei calcinacci... una ragazza con uno squarcio in fronte e il viso coperto di sangue che piangeva da sola seduta sul marciapiede...

Nel corso della notte la situazione è andata sempre peggio, ho visto cadaveri che venivano estratti dalle macerie... Nei giorni giorni seguenti ho saputo di aver perso 4 amici e una parente, ho constatato che la mia casa era gravemente danneggiata, non ho mangiato per tre giorni, mi sono lavato nelle fontanelle pubbliche, ho cagato e pisciato per strada e dormito in macchina per 2 settimane e poi... finalmente in tenda per altre 2 settimane di settimane!

Il peggio era arrivato...

Analizzando ora ciò che è successo nella fase post-terremoto, devo dire che di porcate ne ho viste tante e non mancherò di elencare le più eclatanti... unica nota positiva è stata l'immediatezza dei soccorsi: c'è stata una immane mobilitazione collettiva, a partire da quei sant'uomini dei vigili del fuoco che hanno rischiato la vita per recuperare i beni personali di prima necessità dalle case pericolanti, fino ad arrivare ai volontari che sono arrivati da tutta Italia.

Peccato per la pessima gestione della Protezione Civile strumentalizzata dal Governo, il quale non ha fatto altro che lucrare sulla nostra tragedia.

La protezione civile ha colto l'occasione per rinnovare il proprio parco auto attingendo dai fondi pubblici destinati ai disastri naturali e da quello che sarebbe stato il fondo per la ricostruzione: lo dimostra il fatto che c'è stata una vera e propria lotta per accaparrarsi la gestione dei vari campi tende da parte dei reparti regionali di Protezione Civile, tanto che la direzione centrale ha pensato bene di cedere a rotazione settimanale i vari campi ai tanti reparti regionali.

I militari e le forze dell'ordine hanno reso i campi tende dei veri e propri lager nei quali sono state vietate le attività di volantinaggio (persino quella relativa ad informare i terremotati sulla data, luogo e ora in cui si sarebbe svolta la fiaccolata commemorativa per le 300 e più vittime del terremoto), le assemblee indette dai vari comitati spontanei dei cittadini per la ricostruzione e addirittura qualsiasi assemblamento superiore a 3 persone.

Il governo ha provveduto, invece di aggiustare le case riparabili, a farne costruire delle nuove in mostruosi complessi abitativi (da 50 metri quadri ad appartamento) dal pessimo impatto ambientale costate 2.500 euro a metro quadro, appaltando i lavori a ditte che fanno capo all'Onorevole Castelli (le stesse che dovrebbero realizzare il famoso ponte sullo stretto di Messina) e all'unto dal Signore, Onorevole Silvio Berlusconi.

Il centro storico è ancora blindato dai militari e non è stato praticato nessun tipo di intervento verso edifici privati, le uniche opere realizzate sono state quelle pubbliche in occasione del G8.

Sono state infatti realizzate nuove strade, riasfaltate le vecchie, è spuntata dal nulla una superstrada, diverse rotatorie, rimessa l'erba nelle aiuole e ai bordi delle strade in cui sarebbe passata la delegazione straniera e addirittura installati chilometri di lampioni firmati Pininfarina... cosa che stona alquanto con il resto della città ridotta ad un ammasso di macerie ed edifici distrutti...

Anche agli albergatori della costa abruzzese gli è andata di lusso dato che hanno “ospitato” i terremotati alla modica somma di 58 euro al giorno a partire dal mese di Maggio, tutto a spese dello Stato, grazie al presidente della Regione, originario della costa e appartenente al PDL... e intanto i telegiornali continuavano a parlare del “terremoto in Abruzzo” mentre l'area colpita dal sisma era circoscritta esclusivamente alla provincia dell'Aquila.

Altro fatto stranissimo e forse il peggiore, è stato quello del declassamento del terremoto da 6.3 a 5.8 per evitare allo Stato, stando a quanto previsto dalla normativa, il risarcimento dei danni agli immobili al 100% (come è avvenuto per il terremoto in Umbria e in Friuli) in favore di quello al 60%... il bello che fino all'8 Aprile il sito dell'INGV riportava una scossa del 6.3, da quella data in poi la scossa è miracolosamente diventata di 5.8... posso assicurare, dopo aver vissuto quella di marzo da 5.4, che la scossa disastrosa del 6 aprile era mooolto più forte, altro che 5.8 e 6.3, lo dimostra il fatto che quella da 5.4 non ha fatto alcun danno mentre quella del 6 Aprile ha raso al suolo una città...

Questa è la mia storia e quella della mia città, attualmente mi sono trasferito nelle Marche, non so fino a quando rimarrò qui, torno a L'Aquila una settimana si e una no per lavorare e per provare col mio gruppo, i Disforia... per il resto speriamo bene!!!

Colgo l'occasione per ringraziare tutti gli amici che ci sono stati vicini dimostrandoci affetto e solidarietà, sbattendosi per organizzare concerti e benefit in nostro favore, un abbraccio di cuore a tutti!!!



Mauro & Disforia

IN IT FOR LIFE (A) CRUST-PUNX (E)



disforia@libero.it www.myspace.com/disforiacrust www.disforia.it

e

lunedì 20 settembre 2010

PRESIDIO CONTRO IL MOSTRO NUCLEARE - Caorso (PC)

CAORSO ( PIACENZA ) DOMENICA 26 DALLE 9 ALLE 16.30

in occasione del mercato mensile...

PRESIDIO CONTRO IL MOSTRO NUCLEARE

Il tempo delle sole parole è già finito, scendiamo per le strade, fermiamo
questo mostro, mai morto.

il silenzio è complicità !

banchetti contro-informativi, mostra "Una Volta per Tutte Contro il Nucleare
e il Mondo che lo Produce"
volantinaggi itineranti

n.b: ovviamente in tale presidio, partiti e istituzioni , non avranno
nessuno spazio...


Alcuni Antinuclearisti/e

domenica 19 settembre 2010

INCIDENTI NUCLEARI - casualmente dimenticati...

Incidenti Nucleari


Vi riportiamo in questo post 3 file pdf contenenti gli incidenti legati all’utilizzo del nucleare dall’inizio del secolo ad oggi. Queste liste, tratte dal sito www.progettohumus.it, le utilizziamo anche per le iniziative informative pubbliche e sono stati stampati solamente gli incidenti dal 1990 ad oggi, questo perchè per mostrarle tutte dovremmo stampare più di 200 fogli A4!

Come vedrete dall’elenco gli incidenti sono principalmente di quattro tipi: quelli legati all’uso militare (la maggior parte), quelli legati alla produzione di energia nelle centrali, quelli per la ricerca atomica e quelli legati alla medicina (per le radiografie per esempio).
Sicuramente la lista sarà incompleta, anche se in continuo aggiornamento, perchè spesso gli incidenti vengono tenuti sotto segreto militare o di stato.

Non pensate a un incidente nuclearare solo come alle colossali tragedie
tipo Chernobyl, a volte anche una piccola perdita da un reattore può
portare a conseguenze devastatnti.
Per questo forse questa lista può sembrarvi inverosimile ed è per questo, forse, che non ne sapevate niente.


• IncidentiNucleari_finoal1970.pdf
• IncidentiNucleari_1970_1990.pdf
• IncidentiNucleari_1990_oggi.pdf


da www.controilnucleare.noblog.org

mercoledì 15 settembre 2010

VIOLENZE....DEMOCRATICHE...

Cie - Lettera dei reclusi nel lager di Gradisca d'Isonzo
Lettera dei Reclusi di Gradisca - settembre 2010

Noi stiamo scioperando perché il trattamento è carcerario, abbiamo soltanto due ore d’aria al giorno, una al mattino e una la sera, siamo tutti rinchiusi qui dentro, non possiamo uscire.
Ci sono tre minorenni qui dentro, sono Tunisini e hanno 16 anni, ci chiediamo come mai li hanno messi qui se sono minorenni?
Il cibo fa schifo, non si può mangiare, ci sono pezzi di unghie, capelli,insetti…
Siamo abbandonati, nessuno si interessa di noi, siamo in condizioni disumane.
La polizia spesso entra e picchia. Circa tre mesi fa con una manganellata hanno fatto saltare un occhio ad un ragazzo, poi l’hanno rilasciato perchè stava male e non volevano casini, e quando è uscito, senza documenti non
poteva più fare nulla contro chi gli aveva fatto perdere l’occhio.
Ci trattano come delle bestie.
Alcuni operatori (di Connecting People n.d.r.) usano delle prepotenze, ci trattano male, ci provocano, ci nsultano per aspettare la nostra reazione, così poi sperano di mandarci in galera, tanto danno sempre ragione a loro.
C’è un ragazzo in isolamento che ha mangiato le sue feci. L’hanno portato in ospedale e l’hanno riportato dentro. È da questa mattina che lo sentiamo urlare, nessuno è andato a vederlo, se non un operatore che l’ha trattato
in malo modo.
Il direttore fa delle promesse quando ci sono delle rivolte, poi passano le settimane e non cambia mai niente.
Da due giorni siamo in sciopero della fame, e il medico non è mai entrato per pesarci o per fare i controlli, entra solo al mattino per dare le terapie.
Continueremo a scioperare finchè non cambieranno le cose, perché 6 mesi sono troppi e le condizioni troppo disumane.
Questo non è un posto ma un incubo, perché siamo nella merda, è assurdo che si rimanga in queste gabbie. Sappiamo che molta gente sa della esistenza di questi posti e di come viviamo.E ci si chiede, ma è possibile che le persone solo perchè non hanno un pezzo di carta debbano essere rinchiuse per 6 mesi della loro vita?

Reclusi del CIE di Gradisca

REALTà PIù O MENO CARITATEVOLI, A CUI, TRAMITE APPALTO,è STATA AFFIDATA LA GESTIONE DEI LAGER/C.I.E

GIù LE MASCHERE ! chiamiamoli per il loro nome : CARCERIERI !

- l' intoccabile e immacolata CROCE ROSSA ITALIANA

- La benemerita e santificata MISERICORDIA

- Cooperative sociali -CONNECTINN PEOPLE

- Cooperative sociali "rosse" - LEGACOOP

il Silenzio è COMPLICITà !

mercoledì 8 settembre 2010

VIVISEZIONE è TORTURA !

ROMA - Sabato 25 settembre 2010
CORTEO NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE
Ore 15.00 – Piazza della Repubblica


Per CHIUDERE Green Hill e tutti gli allevamenti di animali destinati ai laboratori!



Milioni di animali ogni anno vengono torturati nei laboratori di vivisezione, sottoposti ad esperimenti crudeli, sfigurati, ingabbiati, incatenati, legati ai tavoli operatori, avvelenati e lasciati soffrire e morire. Questa è la ricerca medico-scientifica portata avanti dai baroni della medicina, finanziata e avvallata dal governo. Una ricerca che prevede lo sterminio di un milione di esseri viventi nella sola Italia, ogni singolo anno. Giorno dopo giorno, agonia dopo agonia.

Questi esseri viventi sono prodotti su scala industriale dentro allevamenti specializzati, cresciuti in condizioni asettiche e creati come oggetti su cui accanirsi nella ricerca di non si sa quale soluzione ai mali che noi stessi umani abbiamo provocato.

Green Hill di Montichiari (BS) è l’unico allevamento di cani “da laboratorio” rimasto in Italia, uno dei più grandi d’Europa. Da Montichiari mensilmente 250 cuccioli di beagle vengono spediti verso l’inferno dei laboratori farmaceutici di tutta Europa, per il profitto di una multinazionale della sofferenza che gestisce questo lager, l’americana Marshall Farm Inc.
Si tratta a tutti gli effetti di una fabbrica, dove questi animali non vedono la luce del sole, non toccano erba, non respirano aria naturale.
Capannoni in cui sono stipati 2500 individui in attesa di un destino atroce.

La chiusura di un lager come Green Hill è un imperativo che ha portato migliaia di persone a battersi in prima persona e scendere in piazza, per dire NO alla vivisezione e NO alla tortura. Avere fermato i folli piani di espansione di questo allevamento, che prevedevano la costruzione di altri cinque capannoni sotterranei in cui imprigionare ulteriori 2500 cani, è stato un primo grande successo, l’inizio di un cammino in cui molte persone hanno finalmente scoperto di avere dentro di sé le potenzialità di fare la differenza ed essere parte di un cambiamento. Fermare i loro affari, smascherare chi ha legami con questo luogo di sofferenza, aprire gli occhi sullo scottante problema della vivisezione, tenuto troppo a lungo nascosto, sono gli attuali obiettivi della campagna “Salviamo i cani di Green Hill”.

La lotta contro Green Hill sta assumendo sempre più importanza e valore simbolico dal momento in cui non ci troviamo solamente noi contro di loro.
Non ci siamo infatti rinchiusi a Montichiari per una lotta ai ferri corti, ma stiamo allargando il cerchio delle responsabilità di questa ignobile situazione, andando sempre più in alto, laddove qualcuno si arroga il potere di decidere delle sorti e delle vite di milioni di esseri viventi.
E proprio da queste persone vogliamo andare il 25 settembre con un corteo che ha una valenza storica significativa.

La chiusura di Green Hill potrebbe essere decretata in un attimo se dal Ministero della Salute avessero la decenza di far applicare a questo allevamento le norme della Regione Lombardia previste per tutti gli altri allevamenti di cani. La stessa Asl regionale e la stessa Regione Lombardia hanno evidenziato una discrepanza nel caso Green Hill. Adesso l’ultima parola spetta al Ministero. Lo stesso Ministero che ogni anno autorizza esperimenti e decreta la morte degli animali, che autorizza sul territorio italiano la presenza di multinazionali della sofferenza che allevano animali per il solo e unico scopo di farli torturare a morte.

Qualcosa si smuove e il problema sta diventando tangibile anche per loro, che stanno attendendo le nostre mosse.

Sabato 25 settembre dobbiamo essere di nuovo in tanti, tantissimi, con l’intenzione di arrivare fino al Ministero. Manifesteremo per far sentire la voce di chi è rinchiuso in una gabbia o in un laboratorio, per pretendere la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti, per dire NO alla vivisezione, per far vedere che non siamo più disposti ad attendere oltre. Per cambiare finalmente qualcosa!




APPUNTAMENTO:
SABATO 25 settembre – Ore 15.00 – Piazza della Repubblica - ROMA

Per maggiori informazioni: www.fermaregreenhill.net – roma25settembre.wordpress.com



Al momento sono previsti pullman da Brescia, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Napoli/Caserta e dalla Puglia.
Altri pullman saranno confermati a breve e i contatti visibili sui nostri siti. Se volete organizzare un pullman dalla vostra città contattateci alla mail info@fermaregreenhill.net

BRESCIA: brescia25settembre@yahoo.it
MILANO: milano25settembre@yahoo.it
TORINO: torino25settembre@yahoo.it
PUGLIA: puglia25settembre@yahoo.it
NAPOLI/CASERTA: napoli_caserta25settembre@yahoo.it
RIMINI: rimini25settembre@yahoo.it